3 ottobre 2014

Ristorante vegano Al Tiglio e le scommesse di Max





Io lì non ci andrò mai. Figurarsi se rinuncio ad un enorme e succulento stinco “caramellato” sommerso di patatine fritte…..peccato, perchè la veduta che ho da quella terrazza panoramica sulla pianura friulana mi riempie il cuore e gli occhi di suggestioni. IMG_0338
 Eppure tu, per che caso, per curiosità o perchè trascinato dagli amici, in quel posto ci sei finito, ora ci ritorni. E ci sono anche quelli che ci ritornano ogni settimana. Stiamo scrivendo del ristorante al Tiglio, in località Moruzzo, cucina naturale vegana gestito dal 42 enne Max Noacco ai fornelli, dalla sua compagna Sabrina e dalla sorella di lei, Valentina. Terzetto giovane e fresco, che viaggia sull’onda della passione per quello che fa. Insomma, ci crede! in che cosa? negli orizzonti – ancora inesplorati alla moltitudine ma in crescita costante di popolarità – dell’alimentazione vegana. Quella cultura dell’alimentazione che tiene lontane le proteine delle carni per abbracciare le grandi risorse del mondo vegetale. E qui, nel caso del ristorante al Tiglio e soci, siamo molto lontani dall’improvvisazione. Per Max Noacco il percorso di avvicinamento al veganismo inizia venti anni fa. Lui, che da sportivo ciclista di mountain bike si imbattè in un libricino che trattava di corretta alimentazione per i ciclisti (no a carne e grassi, sì a carboidrati ecc) con qualche accenno ai “vegetables”. Da lì altri libri, altra cultura ed approfondimenti in una dimensione stupendamente autodidattica che ha consentito a Max di compiere gradualmente i passaggi culturali e rituali partiti dal vegetarianismo per poi passare al macrobiotico ed infine allo stile vegano.
 Prima che i confini si allargassero al veganesimo il piatto forte degli exploits culinari di Max con gli amici erano le mazzancolle saltate con i cipollotti nel wok . Un ricordo vissuto con il sorriso sulle labbra e senza alcun rimpianto. L’abbandono progressivo delle mazzancolle è stato vissuto senza traumi, forse anche aiutato da una certa schizzinosità che Max aveva da giovanissimo …”quando mangiavo pasta al ragù, tendenvo a spostare i pezzetti di carne…”
IMG_0368
 Noacco, metalmeccanico per 25 anni con la passione per la cucina, oggi afferma ed è convinto che il salutismo va a braccetto con l’ortaggio e…” negli ortaggi c’è tutto quel che occorre”. Ad essere drastici ma Max non lo è, si potrebbe fare a meno o ridurre anche il consumo del tōfu e del seitan egli dice (ndr. alimenti di moda per vegetariani e vegani).
Intorno all’abilità di Max in cucina si è pian piano formata la platea degli estimatori. Prima solamente gli amici e poi, visto che egli riusciva ad azzeccarci con le quantità, in occasioni più impegnative ( come l’evento Cucina Carducci a Friuli Doc dove si è destreggiato con successo nella preparazionedi centinaia di porzioni, vincendo così la prima scommessa con sé stesso.
 Il Tiglio è arrivato per caso ed ha rappresentano la seconda scommessa con sé stesso. In realtà non c’era l’intenzione di aprire un vero e proprio ristorante ma, al massimo, un piccolo takeaway nel centro di Udine. In seguito alla segnalazione di un amico si è presentata l’opportunità di questo locale al Tiglio di Moruzzo, in passato acquistato e ristrutturato dal comune, proprio lì dove per secoli c’erano dei tigli, uno dei quali , si racconta, risalente alle crociate e il cui reperto è conservato nel vicino municipio. E lì in municipio c’è anche un giovane sindaco che, vedendo il giro di clienti del ristorante si è ricreduto su alcuni dubbi che inizialmente l’avevano assalito circa la cucina vegana ed ora è contento di questo giovane team che ridà vita al centro di Moruzzo,
 Max, Sabrina e Valentina, che questo ristorante lo hanno avviato solamente con le proprie forze, vi accolgono in ambiente elegantemente essenziale e senza fronzoli in cui si possono accomodare dai 30 a 50 ospiti ,fino a 70 se l’area si estende alla terrazza panoramica, ben visibile anche dalle ampie vetrate della sala interna dalle quali si proietta lo sguardo sulla pianura friulana. Tutti punti di forza di questo ristorante oltre, ovviamente, alla cucina di Max.
Per maggiori informazioni www.altiglioveg.it

Nessun commento:

Posta un commento