30 aprile 2013

Mousse al cocco, polvere di pistacchi, composta di lamponi e cioccolato


Ingredienti per 4 mousse:

400 ml di bevanda di riso
50 gr di farina di cocco
3 gr di agar agar
2 cucchiai di malto d'orzo
composta ai lamponi bio senza zucchero (dolcificata con succo concentrato di agave o/e di mele)
una manciata di pistacchi
4 cubetti di cioccolato fondente o cioccolatini all'arancia

Occorrono gli stampi in acciaio di forma quadrata da 5 cm.

Metti in una casseruola la bevanda di riso con l'agar agar e il malto d'orzo, aggiungi la farina di cocco setacciata e porta a ebollizione, fai bollire per 3 minuti.
Lascia riposare per 10 minuti.
Prepara gli stampini di forma quadrata avvolgendoli completamente con la pellicola trasparente chiudendo i 2 lati aperti. Con un coltellino buca la pellicola da un lato, in modo da lasciare aperto un lato.
Versa il composto negli stampi e riponi in frigo per un paio di ore.
Prepara il dessert mettendo al centro del piatto la mousse al cocco, spalmalo di marmellata ai lamponi sul lato superiore.
Con un coltello trita grossolanamente un cubetto di cioccolata e sistemalo sopra alla composta.
Trita i pistacchi in modo di ridurli in polvere e spargi la granella nel piatto.

Un dolce molto sostanzioso da consumare più volentieri a merenda piuttosto che dopo i pasti.

Max

29 aprile 2013

Budino al lime con lamponi


Ecco il mio primo dolce elaborato, dal risultato strepitoso, dal sapore delicato, fresco e molto primaverile.

Per la preparazione del budino occorrono:

400 ml di bevanda di riso
100 ml di bevanda di mandorla al naturale
3 gr di agar agar
2 cucchiai di malto di riso o di orzo
la scorza grattugiata di un lime.

Per guarnire:

Lamponi freschi
foglie di menta piperita.

Unisci in un pentolino le bevande di riso e di mandorla, il malto e l'agar agar, e infine la scorza grattugiata del lime, porta a ebollizione e mescolando fai bollire a fiamma bassa per 3 minuti.
Lascia riposare per almeno 10 minuti, filtra il composto e versalo negli stampi o in piccole ciotole, copri con la pellicola e riponi in frigo per 2 ore.
Una volta raffreddato e rappreso puoi servirlo in un piatto guarnendo con altra scorza di lime grattugiata, i lamponi e le foglie di menta.
Un dolce non troppo dolce ma dai sapori sottili, regala un retrogusto di lime che lascia la bocca pulita e fresca per lungo tempo.

Max


17 aprile 2013

Crema di ceci e mela al curry



Una delle creme più buone che abbia provato finora è proprio questa, sarà per le mele, sarà per il curry o sarà per il tocco al pepe rosa, ma quella di ceci ha lasciato il segno.
Con pochi ingredienti, semplice e veloce da fare.

400 g di ceci precotti
2 mele farinose
1 cipolla gialla
1 cucchiaino di curry in polvere
qualche stelo di erba cipollina
½ litro di brodo vegetale
olio extravergine di oliva
sale integrale
pepe rosa in grani

Per prima cosa taglia le mele (senza sbucciarle) e la cipolla a cubetti, scola e sciacqua i ceci e trita gli steli di erba cipollina.
Rosola la cipolla con qualche cucchiaio di olio, una volta appassita aggiungi le mele e dopo 1 minuto i ceci, unisci la polvere di curry (io uso quella di Altromercato), e salta tutto per qualche minuto.
Copri con il mezzo litro di brodo, metti il coperchio e porta a ebollizione, lascia andare per 15 minuti a fuoco medio.
Spegni la fiamma e frulla tutto con un minipimer da immersione fino a raggiungere una consistenza cremosa.
Servi nelle ciotole e aggiungi un filo d'olio, una manciata di erba cipollina e qualche grano di pepe rosa, puoi gustarla con dei crostini di pane o così com'è.

16 aprile 2013

Veg and Wine 3 - 13 aprile 2013 - Aquila del Torre







Aspettavo da tempo un giorno di sole in primavera  per proporre alcune novità che tenevo da un pò nel cassetto, un menù fresco e colorato da servire ai più golosi e ai più curiosi, e quindi agli strepitosi partecipanti di Veg & Wine, che pur essendo sempre diversi sono sempre eccezionali e apprezzano con molto entusiasmo la nostra cucina e l'iniziativa.
Eccoci quindi alla terza edizione di Veg & Wine, idea partita ad ottobre dell'anno scorso, con meta come sempre all'Aquila del Torre di Povoletto (Ud), assieme agli amici Pierfrancesco e Francesca che sono sempre disponibilissimi a mettere a disposizione i loro magnifici locali sia per far conoscere i loro ottimi vini bio che per una giusta causa, quella di far conoscere un'alimentazione sana e naturale e allo stesso tempo stuzzicante e invitante.

Consolidato ormai anche il rapporto con Biolab di Gorizia che fin dall'inizio ha creduto nel nostro progetto sostenendoci generosamente, cosa che è reciproca da parte nostra visto che i loro prodotti sono eccezionali e non possiamo starne assolutamente senza.

Novità di questa calda edizione la collaborazione con La Dimora del Bardo, agriturismo bio che si trova a Cergneu di Nimis (Ud) e Vita Salus, negozio di alimenti biologici in Via Alessandria 24 a Udine, gestiti da Adriano e Manuela. Con loro si è instaurato da subito un buon rapporto e un pò alla volta siamo riusciti assieme a visualizzare numerosi progetti, che sicuramente nel tempo ci permetteranno di esprimere praticamente e al meglio l'idea che abbiamo di alimentazione naturale.
Adriano è stato uno dei fondatori de La Cirignicule, cooperativa di alimenti biologici nata circa 20 anni fà a Gemona del Friuli, ora si occupa invece delle colture della sua "azienda agricola biologica Cucchiaro", per la produzione e vendita diretta di ortaggi e frutta.
Durante la cena Adriano ci racconta quanto conta credere in un progetto per realizzarlo e quanto sia importante la passione per portarlo avanti, per lui mettersi in gioco ogni giorno è essenziale, bisogna avere sempre dei progetti a breve o lungo termine e bisogna riuscire a evolvere continuamente, a volte la natura ci aiuta se siamo capaci di assecondarla e di rispettarla.
A Manuela la grinta non manca, sembra non andare mai in riserva, e grazie a questo riesce a seguire il suo fornitissimo negozio di alimenti biologici e l'agriturismo che è aperto nei fine settimana, propone buon cibo sia per vegani che per vegetariani e intolleranti e numerose attività culturali e ricreative a contatto con la natura.

Passando in cucina, questa volta abbiamo usato ancora numerosi prodotti invernali come cavoli e rape, ma anche gli ortaggi che cominciano ora ad essere disponibili, come i carciofi, i prezzemoli, la freschissima menta e l'erba cipollina selvatica, abbiamo creato coloratissime creme come la vegmaionese alla cipollina da gustare con le mini svizzere e mini cotolette di Biolab, crema di avocado all'aglio e limone, e un azzardata insalata rosa fatta con maionese al succo di barbabietola.
Come sempre il nostro metodo è di servire numerosi antipasti a base di verdure crude, un piatto primo, un piatto secondo e un dolce, forse sempre un pò abbondante come menù, ma comunque vario, leggero e sicuramente nutriente.
Molto gradita è stata "l'insalata dolcemente colorata", composta da cavoletti di bruxelles, rucola, barbabietola, mele, arance, uvetta, tutti ingredienti crudi conditi con acidulato di umeboshi semi di girasole e di zucca.
Apprezzato anche il cous cous, presentato in forma di sformatino con carote e porri saltati al wok, germogli di alfa alfa, salsa al basilico e foglioline di prezzemolo e menta.
Ingredienti un pò più particolari i cibi crudisti, tra cui i nachos preparati con semi di lino, cipolla, pomodori secchi e rosmarino, essiccati a 40° per 16 ore, e il chapati anche lui preparato con lo stesso metodo ma in 5 ore, composto da grano saraceno germogliato ed essiccato semi di girasole e di lino macinati. Il metodo di preparazione di questi alimenti è un pò lungo, ma alla fine è molto appagante sia in fatto estetico che di gusto.
Infine il morbidissimo seitan, semplicemente passato al forno con l'aggiunta di olive e capperi, ed è già buonissimo così, e per concludere un dolce che ho cercato per lungo tempo e che sono riuscito ad elaborare solo il giorno prima della cena unendo pere williams con i datteri freschi denocciolati e pelati a mano uno ad uno, crema di noci di macadamia preparata aggiungendo semplicemente acqua e limone, e qualche frutto di bosco per guarnire, risultato a mio avviso eccezionale.




Carciofi cruditè al lime





Chiacchiere con Manuela sulle lame in ceramica di Kyocera.


Carpaccio di sedano rapa con salsa tahin, prezzemolo e fiocchi di nori.



Insalata dolcemente colorata e nachos crudisti.



Cous cous con carote e porri.


Crema di ceci e mele al curry e chapati crudista di saraceno con salsa di avocado.






Insalata rosa, seitan con capperi e olive e spaghetti di carote al gomasio.


Menù

Aperitivo in vineria con assaggi Biolab.

Insalata dolcemente colorata.

Carciofi cruditè al lime.

Carpaccio di sedano rapa con salsa tahin.

Crema di ceci e mele al curry.

Chapati crudista con crema di avocado.

AT Riesling 2010



Cous cous con tartare di carote e porri.

AT Sauvignon Blanc 2011



Insalata rosa su cavolo verza.

Spaghetti di carote al gomasio.

Seitan al forno con olive e capperi.

AT Merlot 2009



Dolce sorpresa di pere e datteri.

AT Verduzzo friulano 2011





Dolce sorpresa di pere e datteri.




Un grande ringraziamento a tutti i partecipanti di questa edizione giunti in numerosi da Trieste, da Tolmezzo e da altri paesi lontani per assaporare insieme una serata magica e ricca di contenuti positivi.
Alla prossima.

Max


7 aprile 2013

A spasso per Zomeais con degustazioni a base di erbe selvatiche





Una buona giornata, la prima domenica soleggiata e abbastanza calda di questo inizio primavera che ha accompagnato i 40 partecipanti alla seconda uscita a conoscere le erbe selvatiche, con Giusi Foschia de “Il Giardino Commestibile” a Zomeais di Tarcento Ud.
Questa volta si è svolta in casa, con partenza dal meraviglioso giardino di Giusi, per andare a percorrere i sentieri attorno a Zomeais, scendendo fino alla cascata di Crosis, dove io e Sabrina abbiamo preparato un meraviglioso picnic in riva al fiume Torre, a base di crostini al cren, al patè di aglio orsino e di hummus all'ortica, tutto corredato di fiori (pratoline, primule e violette), germogli di alfa alfa e un buon "taj" di rosso.
Come nella prima edizione di questa stagione, svoltasi a Ramandolo qualche settimana prima, l'entusiasmo e l'interesse dei partecipanti è stato alla base della riuscita dell'evento, e pur avendo limitato il numero delle prenotazioni per poter gestire al meglio l'evento le adesioni hanno superato le aspettative e purtroppo abbiamo dovuto respingere le ultime richieste.
Dopo la lunga passeggiata, durata 3 ore, il folto gruppo guidato dalla maestra delle piante è rientrato al giardino con i cesti colmi e un po' di fame, che noi siamo riusciti a placare prima con gli occhi e poi col palato, offrendo ricco buffet con, riso basmati e riso venere alle verdure e fiori, insalatina selvatica contenente più di 15 favolose diverse erbe, frittate vegan con finocchietto selvatico, sclopit e ortica, l'immancabile vegmaionese, vegtorte alle carote e al cioccolato, vino merlot di “Al Falconiere – Segnacco” e bevande a base di infusi al limone e zenzero, e frutti rossi.

Grazie a tutti i meravigliosi sorrisi, e all'energia positiva che sempre si respira in buona compagnia in mezzo alla natura.

Max



Crostini, e la cascata di Crosis sul torrente Torre, Tarcento.




Sabrina spiega un pò di tecniche sulle preparazioni dei vari tipi di crostini.




Rientrando al giardino, la tavolata imbandita con le veg frittate.


Frittate con farina di ceci e di semi di lino.


Piattini con riso e insalatina selvatica.




















La serra del Giardino Commestibile.

6 aprile 2013

Perchè mangiare prevalentemente cibo crudo?



La ragione principale è che la cottura del cibo sopra ai 45 gradi centigradi provoca:

  • Uccisione degli enzimi digestivi: Gli enzimi sono importanti per digerire il cibo che mangiamo. Il tuo corpo può produrre enzimi per digerire il cibo cotto, ma lo fa spendendo un sacco di energia. Questa è la ragione per cui ti senti spesso stanco dopo un pasto pesante e abbondante. A lungo andare il corpo umano ha sempre meno capacità di produrre enzimi digestivi e gli organi iniziano a funzionare a rallentatore o a causare malattie e disagi anche molto gravi.
  • Un cambiamento del ph dei cibi rendendoli acidificanti. Uno dei vantaggi di una dieta vegana crudista è infatti la regolarizzazione del livello di acidità del sangue che sarà sempre più alcalino, l’ideale per l’essere umano in perfetta salute fisica.
  • La conversione di minerali presenti nel cibo da organici a inorganici, molto più difficili da assorbire dall’organismo. Un cattivo assorbimento di minerali organici può provocare calcoli renali, sedimentazione di calcio in zone indesiderate e tanti altri spiacevoli inconvenienti classificati dalla medicina moderna con nomi di malattie assai bizzarre.
  • Distrugge la maggior parte delle vitamine.
  • Distrugge la forza vitale. Mangiare cibo cucinato significa mangiare cibo morto. Il cibo morto ti fa sentire stanco e pesante, mentre il cibo vivo e crudo ha un sacco di energia vibrante all’interno e ti darà energia. Un seme crudo germoglierà, un seme cotto no! Quando cogli un frutto acerbo esso continua a maturare per settimane intere. Il cibo cotto al contrario inizia a decomporsi dopo pochi giorni.
Tratto da Raw Food